Esplora l’affascinante Abbazia benedettina del Santo Salvatore, una tappa imperdibile del tuo itinerario nella Valle Telesina. Questa antica abbazia ospita l’Antiquarium di Telesia, un vero tesoro di reperti archeologici che raccontano la storia della vicina città romana. Se preferisci un’esperienza a contatto con la natura, puoi visitare il Parco del Grassano, un’oasi verde incastonata tra vestigia romane, castelli medievali e pittoreschi borghi.
Il parco si estende per 120.000 mq, attraversato da un torrente dalle acque cristalline e gelide, alimentate dalle sorgenti del Matese. Questo habitat accoglie lontre, nutrie e uccelli acquatici, mentre le basse temperature impediscono la presenza di pesci. Inoltre, il fondale, ricco di vegetazione, è perfettamente visibile, e lungo le sponde si alternano salici, pioppi, tigli e piante igrofile, creando giochi di luce affascinanti.
Per un’esperienza ancora più suggestiva, puoi optare per un giro in barca, che ti permetterà di scivolare dolcemente sull’acqua e ammirare i colori e i profumi della natura circostante. Tuttavia, è bene considerare che la visita potrebbe essere influenzata dalla presenza di scolaresche.
Il parco si estende per 120.000 mq, attraversato da un torrente dalle acque cristalline e gelide, alimentate dalle sorgenti del Matese. Questo habitat accoglie lontre, nutrie e uccelli acquatici, mentre le basse temperature impediscono la presenza di pesci. Inoltre, il fondale, ricco di vegetazione, è perfettamente visibile, e lungo le sponde si alternano salici, pioppi, tigli e piante igrofile, creando giochi di luce affascinanti.
Per un’esperienza ancora più suggestiva, puoi optare per un giro in barca, che ti permetterà di scivolare dolcemente sull’acqua e ammirare i colori e i profumi della natura circostante. Tuttavia, è bene considerare che la visita potrebbe essere influenzata dalla presenza di scolaresche.
Il Castello di Faicchio, noto anche come “Rocca Nova”, domina la valle del Titerno da uno sperone roccioso. Grazie alla sua posizione strategica, i Longobardi lo utilizzarono come base difensiva del Gastaldo di Telese. Inoltre, la sua architettura richiama fortemente il Maschio Angioino di Napoli, rendendolo una delle strutture più affascinanti della zona.
All’interno, sono ancora ben conservati diversi elementi storici, tra cui la scala a chiocciola in tufo e il campanile risalente al XVIII secolo. Sull’ingresso principale, invece, si possono osservare i fori utilizzati per il meccanismo del ponte levatoio. Mentre i sotterranei restano profondi e inaccessibili, il locale del carcere è visitabile e avvolto da un’atmosfera di mistero.
Secondo un’antica leggenda, nella cappella del castello si trovava un quadro raffigurante Santa Barbara. Ai condannati veniva chiesto di baciarlo prima della sentenza, ma, ignari del tranello, mettevano i piedi su una botola nascosta che, aprendosi improvvisamente, li inghiottiva nel vuoto.
Cerreto Sannita è uno dei borghi più affascinanti del Sannio, tanto da ottenere la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Dopo il devastante terremoto del 1688, il paese venne ricostruito seguendo un innovativo impianto urbanistico a scacchiera, che ancora oggi caratterizza il centro storico.
Oltre al suo assetto architettonico, Cerreto è celebre per la sua ceramica artistica, grazie all’arrivo di maestri provenienti da Capodimonte, che trasformarono il borgo in un polo ceramico di rilievo internazionale. Oggi, le opere realizzate sono esposte nel Museo Civico della Ceramica Cerretese, testimoniando la continuità di questa preziosa tradizione.
Ma la storia di Cerreto non si ferma qui. Infatti, il borgo fu anche un centro strategico per il commercio tessile, specializzandosi nella produzione degli scardi (pettini per la lana). Nei dintorni, un altro sito imperdibile è il suggestivo Ponte d’Annibale, un’antica costruzione romana che attraversa il torrente Titerno. Secondo la tradizione, il celebre condottiero cartaginese lo attraversò durante la Seconda Guerra Punica (III sec. a.C.).
A pochi chilometri da Cerreto, il borgo di San Lorenzello conserva un’antica tradizione nella lavorazione della ceramica. Qui, le fornaci hanno prodotto per secoli stoviglie, statue e pastori. Ancora oggi, passeggiando per le sue strade, è possibile visitare le botteghe artigiane, dove i maestri ceramisti tramandano con passione le loro tecniche.
(Mazzone viaggi – tel 0824 482030 – gruppi@mazzoneviaggi.com – riferimento Carmen – Cristina – Luca)
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